Thursday, February 02, 2006

Platone SIMPOSIO

"Su ciò che volete sapere, credo di non essere impreparato. L'altro ieri, infatti, da casa mia, al Falero, stavo scendendo verso la città, quando un conoscente, ravvisandomi di dietro, da lontano mi chiamò e assieme rivolgendosi a me con atteggiamento scherzoso disse:
- O Falereo, detto Apollodoro, non vuoi attendermi?
Ed io mi fermai ad aspettarlo. Egli riprese:
-Sai, Apollodoro, che proprio ora stavo cercandoti? Voglio notizie dettagliate sull'incontro di Agatone, Socrate e Alcibiade, e degli altri che furono in quell'occasione al banchetto: vorrei sapere quali furono i loro discorsi d'amore. Un tale mi ha raccontato la cosa, per averla udita da Fenice figlio di Filippo, e mi disse che nache tu eri informato. Ma non ha saputo dirmi nulla di preciso. Raccontami dunque tu: più di ogni altro, è giusto che sia tu a riferire i discorsi dell'amico. Ma prima dimmi - continuò - a qull'incontro tu stesso eri presente, oppure no?"

2 comments:

vivianavalentina said...

Questo libro lo avevo letto alle superiori inculcata dalla profia di Filo... Na noia.. Prometto però che lo rileggerò .. forse... ;)

Elena said...

Ho sempre trovato che i personaggi dei dialoghi di Platone avessero dei nomi pazzeschi!!! E anche lui non scherza...